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I serramenti degli edifici religiosi richiedono una progettazione molto più complessa rispetto a quelli degli edifici comuni. Essi fondono esigenze funzionali di un ambiente ad alta frequentazioni, con aspettative estetiche in grado di creare un’atmosfera speciale all’interno di chiese, cattedrali, abbazie, monasteri, ecc.
I serramenti degli edifici religiosi hanno il triplice ruolo di:
Capiamo meglio insieme come ottenere questo risultato scegliendo i serramenti più adatti al contesto e studiando soluzioni personalizzate.
L’edificio religioso ha esigenze uniche che rendono le opere di progettazione o restauro particolarmente articolate.
Architetti, progettisti, professionisti del settore serramenti devono tenere conto della funzione dell’edificio e di come esso possa assolvere a tale funzione mediante l’architettura e tutti suoi aspetti, dagli infissi all’arredo.
L’edificio religioso si fonda sulla concezione del culto divino in uno spazio appositamente concepito. In sostanza l’edificio accoglie e manifesta il divino, facendo in modo che le realtà spirituali trovino espressione in quelle sensibili.
In questo processo mediante cui l’edificio religioso diventa simbolo iconico del divino sono necessarie molte accortezze progettuali in cui, come abbiamo anticipato, i serramenti hanno una funzione speciale.
La loro scelta è strettamente connessa allo stile architettonico dell’edificio e alla necessità di illuminare alcune aree e lasciarne altre in penombra.
Inoltre non dobbiamo trascurare il fatto che molti edifici religiosi sono destinati ad accogliere molte persone, a cui, soprattutto in un’ottica contemporanea, deve essere garantita la massima sicurezza e un transito agile.
Sebbene la presenza di uscite di emergenza nei luoghi di culto sia necessaria solo se nelle vicinanze è presente una centrale nucleare, è sempre appropriato valutarne l’utilità. Nel caso di edifici religiosi ad alto afflusso, potenzialmente associati a interesse turistico, può essere opportuno prevedere un appropriato numero di uscite di emergenza con maniglioni antipanico.
Infine, per quanto chiese, santuari, abbazie, ecc. siano soggette ad una frequente apertura e chiusura di porte d’ingresso, il progettista deve comunque prestare attenzione alle condizioni termiche interne, parzialmente coadiuvate dall’impiego delle bussole. La crescente consapevolezza in ambito energetico e l’esigenza del risparmio sui consumi in bolletta spinge sempre più alla scelta di serramenti termici anche per gli edifici religiosi. In questo modo è possibile mantenere all’interno condizioni confortevoli sfruttando al massimo il potere isolante dei serramenti.
Diverse sono le tipologie di serramento da utilizzare negli edifici religiosi.
Innanzitutto dobbiamo fare una distinzione sul tipo di intervento:
Nel caso delle nuove costruzioni l’intervento si apre a un ampio ventaglio di soluzioni con molta probabilità moderne. Architetti ed esperti del settore infissi creano porte e finestre con una certa libertà stilistica, sempre nel rispetto dei requisiti termici dell’infisso e, in molti casi, anche delle dotazioni di sicurezza.
Quando si tratta di restauro, invece, ci si trova in un terreno molto più complesso, che nella maggior parte dei casi va a coincidere con quello del recupero di un edificio storico.
Entrano allora in gioco molti fattori, che restringono incredibilmente la libertà d’azione degli addetti ai lavori. La Sovrintendenza alle Belle Arti vaglia ogni dettaglio, affinché i lavori eseguiti siano perfettamente coerenti con le esigenze stilistiche dell’originale e del contesto in cui è collocato.
In questo caso, il più frequente peraltro, si parte dalla valutazione dello stato di conservazione dell’edificio religioso per capire quali siano gli interventi da fare e stimarne la fattibilità attraverso la soluzione più appropriata.
Fatte le dovute premesse stilistiche è indispensabile trovare il punto d’incontro tra estetica e funzionalità. Controllo della luce, isolamento termico e acustico, rendimento energetico e sicurezza sono oggi caratteristiche imprescindibili anche per un edificio religioso, che potendo custodire opere di valore deve essere dotato anche di serramenti di sicurezza.
L’estremo bisogno di coniugare estetica e funzionalità porta alla ricerca costante di soluzioni personalizzate, in cui l’ufficio progettazione Capoferri vanta ampia esperienza in ambito nazionale ed estero.
Basta portare qualche esempio per mostrare come la personalizzazione sia la chiave di volta per ottenere un risultato eccellente sia nelle nuove costruzioni che nelle opere di restauro.
Pensiamo alla superba chiesa dedicata a Padre Pio, progettata da Renzo Piano, uno spazio intriso di modernità e spiritualità. Un luogo volutamente interpretato per accogliere una moltitudine eterogenea di visitatori, popoli e culture. La chiesa si distingue per il grande tetto curvo che copre interamente l’edificio, scendendo quasi fino a terra. A Capoferri sono state commissionate progettazione e costruzione dei 24 portoni di emergenza che cingono la basilica. Essi si integrano al tetto curvo e mostrano continuità strutturale ed estetica, enfatizzata dalla stessa finitura in rame. All’interno presentano un’intonacatura uguale a quella delle pareti della chiesa, creando una visione d’insieme discreta e omogenea.
Ma la grande opera di personalizzazione, che rende queste porte di emergenza assolutamente diverse è il loro sistema di apertura. Poiché il tetto scende quasi fino a terra, è stato necessario evitare che, in caso di uscita per un’emergenza, le persone potessero ferirsi contro i suoi lembi. Perciò i portali sono stati realizzati con un sistema di apertura a pivot alzante. In pratica l’anta si ritrae durante l’apertura, evitando sporgenze nell’ingombro del tetto. Ciascun portone è contrappesato e può essere aperto sia manualmente che con sistema motorizzato. L’ingegnerizzazione elevata scompare completamente alla vista del visitatore, che trova davanti a sé dei serramenti quasi invisibili e, soprattutto, apparentemente privi di meccanismi funzionali, come bracci, guide, ecc.
Un altro esempio eccellente dei serramenti Capoferri nell’ambito degli edifici religiosi ci è dato piccola chiesa di Auerberg. Un vero esempio di poesia che prende ispirazione dalle meravigliose opere scultoree dell’Architetto Michele De Lucchi. A Capoferri è stato chiesto di traslare in grandi dimensioni la perfezione della piccola opera scultorea di De Lucchi, facendone luogo di raccoglimento e preghiera.
Capoferri si è occupato della progettazione e dello sviluppo del tetto in legno e bronzo, dei serramenti in bronzo protetti da preziosi frangisole ricavati da blocchi di rovere antico e del particolare ingresso con vestibolo in bronzo massiccio: un insieme eterogeneo di materiali il cui risultato è stato l’armoniosa perfezione.
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