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I rivestimenti in bronzo e ottone per le facciate sono sempre più comuni nei progetti architettonici moderni. I metalli hanno, infatti, peculiarità tali da offrire un ampio ventaglio di possibilità di utilizzo nell’ambito dei rivestimenti. In edilizia vengono utilizzate principalmente le leghe che, nei rivestimenti esterni degli edifici, si presentano per lo più come lamiere di vario spessore, generalmente tra i 5 e gli 8 decimi di millimetro.
La scelta dello spessore è strettamente connessa alla superficie sottostante il rivestimento. Se essa non è sufficientemente complanare, il rivestimento in bronzo o ottone può apparire ondulato, con una dubbia resa dal punto di vista estetico. In alcuni casi è necessario che lo spessore delle lastre metalliche superi millimetro per scongiurare il rischio di superfici ondulate, ove non specificatamente richiesta.
Nel colore sta il fascino di questi materiali. Bronzo e ottone hanno la tipica colorazione rosso dorata che, a contatto con l’atmosfera si opacizza assumendo tinte nuove, capaci di vestire di un fascino intramontabile gli edifici di cui sono parte.
Ma cerchiamo di capire meglio cosa rende così interessanti le facciate realizzate in bronzo e ottone e le caratteristiche di questi metalli.
Il bronzo è una lega di rame e stagno. Tra le sue caratteristiche dobbiamo innanzitutto menzionare la sua resistenza alla corrosione, di gran lunga superiore a quella del rame e dell’acciaio. Ciò lo rende particolarmente adatto a rivestimenti situati in ambienti marini, come ad esempio le facciate di edifici lungo le coste e esposte alla salsedine..
Nel tempo il bronzo subisce un processo di ossidazione. Originariamente il colore rosso-dorato di questa lega appare lucido, con particolari riflessi bianchi e dorati. Col trascorrere degli anni il colore del bronzo si trasforma, passando da un’iniziale bruno-verde fino al marrone scuro-antracite raggiunto a mano a mano che l’ossido ne ricopre la superficie.
Questa lenta trasformazione conferisce al rivestimento in facciata un aspetto unico e irreplicabile, dovuta all’azione esclusiva degli agenti atmosferici.
Due sono i tipi di bronzo più utilizzati nei rivestimenti delle facciate:
Come tutto il bronzo, anche il bronzo al fosforo subisce una lenta trasformazione. Inizialmente il metallo perde brillantezza, dopodiché assume un colore bruno, e infine un sottile strato di ossido verde si forma su alcune sue parti.
Gli effetti della luce solare sono davvero incredibili su questo metallo in facciata. Dove i raggi si posano perpendicolarmente sul rivestimento, il metallo assume una colorazione dorata, mentre man mano che il sole tocca in modo obliquo le superfici, i toni del bronzo variano dal giallo-oro al bruno. Uno spettacolo naturale che rende la visione della facciata di un edificio rivestito in bronzo particolarmente suggestiva al tramonto. Le parti in ombra, invece, appaiono di color rosa-bruno: indicibile tocco romantico in facciata.
Il bronzo patinato ha caratteristiche importanti come un’ottima stabilità e rigidità strutturale, una grande resistenza all’abrasione e alla corrosione: queste peculiarità lo rendono estremamente resistente nel tempo e consentono ad architetti e progettisti una certa libertà creativa dovuta al fatto che il bronzo patinato si presta facilmente alla lavorazione a freddo e alla saldatura dolce.
Come accade per il bronzo al fosforo, anche il colore del bronzo patinato è molto suscettibile agli agenti atmosferici. La sua colorazione varia dal rosso-bruno al bruno-verde, per arrivare, con gli anni, al marrone scuro-antracite.
Anche l’ottone è una lega dalle caratteristiche e dalla composizione più o meno complessa. Infatti gli ottoni si dividono in:
Gli ottoni binari sono composti solo da rame e zinco, mentre negli ottoni ternari è presente anche un terzo elemento chimico, e negli ottoni quaternari sono presenti anche altri elementi chimici.
Alla lega di ottone possono essere aggiunti altri elementi che gli permettono di raggiungere particolari proprietà. Per esempio, l’alluminio, il manganese e lo stagno aumentano la resistenza alla corrosione; il ferro aumenta la resistenza ai carichi; il nichel migliora le sue caratteristiche meccaniche oltre alla resistenza alla corrosione.
Come il bronzo, anche l’ottone è soggetto a ossidazione e allo stesso modo il suo colore subisce alterazioni causate dagli agenti atmosferici. Se appena prodotto ha un colore rosso dorato lucido, col trascorrere del tempo si trasforma in giallo-dorato e rosso-bruno, bruno-verdastro fino all’antracite scuro. Gli effetti dell’illuminazione naturale sulla superficie dell’ottone in facciata sono sempre intriganti. La luce del sole genera, infatti, vivaci effetti speculari, riflessi bianchi o addirittura blu cielo.
Uno degli ottoni dalle caratteristiche estetiche più affascinanti è l’ottone patinato.
Questa lega di rame e zinco ha caratteristiche molto simili al bronzo patinato. Eccezionale in quanto a stabilità, rigidità strutturale, resistenza all’abrasione meccanica e corrosione, garantisce un’indiscussa durata del rivestimento in facciata e si presta a lavorazioni che ne permettono l’impiego anche su grandi metrature.
Molti sono i progetti realizzati per rivestimenti di facciate in bronzo. Questa scelta architettonica ha percorso i secoli per tornare in auge ai nostri giorni.
Basti pensare che già i Romani utilizzavano il bronzo in architettura. Il Pantheon, infatti, aveva la parte esterna della cupola rivestita in lamina di bronzo e parte di essa resistette fino agli inizi della seconda guerra mondiale.
Spostiamoci all’architettura contemporanea per renderci conto di come i rivestimenti delle facciate in bronzo siano ancora parte dell’ispirazione creativa di molti architetti contemporanei.
Basti pensare all’Auditorium Parco della Musica progettato da Renzo Piano. L’architetto ha commissionato a Capoferri lo sviluppo di serramenti capaci di rappresentare la sua visione estetica del progetto. Il risultato sono 120 porte realizzate artigianalmente, con finiture non direzionali, senza fermavetri né giunti visibili. La filosofia del progetto ci ha portato a bandire l’impiego di profili industriali trafilati, scegliendo invece di realizzare le porte in vero bronzo, ben diverso dal bronzo architettonico (ottone bronzato). Per evitare la presenza di giunti e di finiture direzionali sul rivestimento, abbiamo deciso di lavorare il materiale direttamente dalla lastra anziché mediante estrusione. Dopodiché, grazie allo sviluppo di un macchinario per l’inserimento di vetrocamera, abbiamo inserito il vetro nel serramento senza necessità di fermavetri. Ne sono nate delle bellissime porte in bronzo con giunti saldati e rifiniti e maniglioni antipanico rivestiti in bronzo per integrarsi perfettamente nel serramento. Artigianalità, eleganza e funzionalità hanno dato vita a serramenti di design destinati a dare un aspetto magnifico ed esclusivo al rivestimento della facciata.
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