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L’orientamento dei serramenti è uno dei fattori da considerare per concepire ambienti efficienti dal punto di vista energetico.
Orientamento e posizione dell’edificio e dei serramenti influenzano, infatti, l’illuminazione delle stanze e quindi i consumi elettrici e di riscaldamento.
In un’ottica di benessere globale, la bioarchitettura tratta questo tema non solo come fattore di efficienza energetica, ma si rifà alle discipline orientali individuando nel giusto orientamento anche un fattore di comfort abitativo e, più in profondità, di equilibrio psico fisico di ciascun individuo.
Proprio dall’oriente, molto più sensibile di noi sotto questo punto di vista, abbiamo mutuato i nostri studi, ora tanto affermati anche in Occidente, secondo i quali una determinata posizione delle stanze e del loro arredo può favorire il riposo, la concentrazione, la serenità, ecc…
Ma tornando a un ambito concreto e inopinabile, è indubbio che l’orientamento incida sul risparmio energetico della casa.
Per questo, attenendoci ad alcune variabili che definiscono con esattezza le caratteristiche del luogo, scegliamo quale sia la miglior posizione per i serramenti e, quando questo primo step non è possibile, stabiliamo quale sia il miglior tipo di serramento in base al suo orientamento.
Vi spiegheremo, pertanto, come questa scelta venga influenzata da:
Tenendo in considerazione queste variabili ci accorgeremo di come non basti attenersi a un criterio comune che vuole, per esempio, vetrate o grandi aperture con orientamento a Sud, per favorire l’irraggiamento solare nelle ore più calde, ma occorra tener conto anche del luogo geografico in cui l’edificio in questione si trova, della presenza o meno di vegetazione o molti edifici in prossimità e di tutte le esigenze costruttive e progettuali che a volte non consentono di assecondare totalmente i criteri di orientamento e posizione.
Dobbiamo quindi sapere da subito se la nostra necessità è trattenere il calore o respingerlo, se dobbiamo scaldare gli ambienti o raffrescarli, in che contesto urbano ci troviamo e come collocheremo le stanze.
I dati climatici del luogo sono tra i fattori che più incidono sull’orientamento degli infissi.
Infatti, in base all’area climatica, variano le esigenze. Nei luoghi caldi la nostra preoccupazione è preservare gli interni dal surriscaldamento. Viceversa nei luoghi a clima freddo dobbiamo cercare soluzioni che permettano di mantenere il più a lungo possibile il calore all’interno degli edifici.
Sarebbe troppo semplicistico per un progettista definire come posizione perfetta per un serramento il Sud-est senza tenere conto dei dati climatici del luogo.
Indaghiamo sulle varie fasce climatiche per capire meglio.
Dove il clima è temperato, come nel nostro Paese, le temperature sono generalmente miti, con inverni moderatamente freddi ed estati non eccessivamente calde. Nel nostro caso, quindi, le linee generali suggeriscono di installare ampie vetrate a Est e Ovest, potenziando l’isolamento a Nord e Sud. In questo modo riusciamo a preservare gli interni dai momenti di massimo freddo e massimo caldo.
Nelle regioni a clima caldo umido, la ventilazione ha un ruolo fondamentale. Perciò tendiamo a scegliere l’orientamento Est-Ovest per garantire i flussi d’aria costanti provenienti da queste direzioni.
Dove il clima è caldo secco è necessario impedire ai raggi solari di riflettersi su pareti e pavimenti, moltiplicando l’irraggiamento e il surriscaldamento. Installare serramenti orientati a Nord può evitare che ciò accada.
Ma continuiamo ad analizzare altri fattori che incidono sulla scelta dell’orientamento dei serramenti.
Anche la disposizione interna degli ambienti richiede un’analisi accurata affinché l’abitazione o l’ufficio di rivelino davvero efficienti dal punto di vista energetico.
Scegliere il giusto orientamento degli interni significa, infatti, progettare gli spazi in modo che l’energia solare giunga al loro interno in modo appropriato in funzione dell’area climatica.
Ancora una volta ci troviamo in un campo ampiamente trattato dalla bioedilizia, che pone sempre al centro della propria attenzione il benessere e la vivibilità degli ambienti, affrontati secondo un’ottica green.
Attenendoci proprio agli studi della bioedilizia, le stanze più vissute e che per questo richiedono maggiore illuminazione, come il soggiorno, la cucina e la sala devono essere orientati verso Sud o Sud-Ovest, per beneficiare più a lungo dell’illuminazione naturale. In questo modo favoriamo il risparmio sia sul riscaldamento in inverno che sull’illuminazione.
Al contrario bagno, camera da letto, ripostigli, vani scala possono essere collocati anche in zone più buie della casa, a Nord, e usufruire della luce artificiale nei pochi momenti di utilizzo della stanza.
Più precisamente è meglio collocare la camera da letto verso est perché venga irradiata dai primi raggi solari.
Non sempre, però, è possibile assecondare questi parametri generali. Esigenze della committenza e necessità progettuali possono richiedere una diversa collocazione delle stanze e l’ausilio di sistemi oscuranti o serramenti a taglio termico capaci di mantenere le migliori temperature possibili all’interno degli ambienti interni.
La presenza di edifici o vegetazione nelle vicinanze è un fattore da considerare in fase progettuale o almeno di installazione dei serramenti. In architettura bioclimatica la vegetazione nei pressi di un edificio ha un ruolo cruciale per il benessere abitativo al suo interno.
Essa, infatti, assorbe naturalmente l’anidride carbonica e libera ossigeno, con una serie di benefici per gli ambienti interni:
Il verde ha, quindi, un ruolo molto importante nel generare condizioni termiche ottimali in case, uffici, edifici commerciali e pubblici.
Oltre a ombreggiare e rendere l’aria più salubre, può favorire o impedire il passaggio dell’aria e svolgere la funzione di barriera acustica naturale.
Anche la presenza di edifici, soprattutto se alti, influenza il benessere abitativo delle case circostanti. Un palazzo ben sviluppato in altezza può fungere da ombreggiante, ma può anche impedire il passaggio dei raggi solari costringendo al lungo utilizzo dell’illuminazione artificiale. Lo stesso edificio alto può, però, proteggere dai venti, creando una sorta di protezione. Per questo la presenza di edifici è un fattore da non sottovalutare in fase di progettazione.
Naturalmente anche in questo caso, come per i precedenti, le esigenze progettuali potrebbero portare a compiere scelte non del tutto in linea con le teorie della bioedilizia, ma che possono essere adattate alla situazione grazie all’impiego di materiali e tecnologie capaci di rendere i serramenti performanti in qualsiasi condizione termica.
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