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Come isolare i serramenti per mantenere la temperatura ottimale negli ambienti interni è uno dei temi cruciali della sostenibilità.
Non possiamo sottovalutare il ruolo di porte e finestre sull’isolamento termico e acustico dell’edificio. Essi ricoprono una parte molto ampia della facciata, che corrisponde a circa l’8% del totale esposto. Ciò significa che incidono fortemente sulla dispersione del calore interno, se ci troviamo in zone dal clima freddo, e sul mantenimento della frescura se l’edificio è collocato in luoghi molto esposti al sole. I serramenti hanno anche il ruolo di isolare dal punto di vista acustico, ricreando spazi quieti anche nel frastuono cittadino.
La nostra attenzione si focalizza, quindi, sulla coibentazione e su tutto ciò che possiamo fare per:
Considerando, quindi, i serramenti come un punto critico della facciata, attraverso cui caldo e freddo passano alterando la temperatura interna, capiamo quanto sia importante isolare gli ambienti con porte e finestre adatte.
Sebbene ciò preveda un investimento iniziale, porta notevoli vantaggi in termini di risparmio in bolletta ed è comunque un’opera facilmente realizzabile che coadiuva l’isolamento delle pareti.
C’è chi, per coibentare, ricorre a schiuma poliuretanica attorno al telaio, guarnizioni isolanti in gomma o gommapiuma inserite nell’infisso, calafataggio silicone o lattice acrilico oppure pellicole per vetri.
Si tratta chiaramente di soluzioni temporanee, che non possono resistere al tempo e che non svolgono adeguatamente la loro funzione. Ne sono la prova le bollette a sempre più zeri e la mancanza di un adeguato comfort.
Se davvero intendiamo isolare dal punto di vista termico e acustico residenze private, edifici pubblici, locali commerciali o industriali oppure uffici, dobbiamo indirizzare la nostra scelta verso serramenti efficienti, dotati di tutti i requisiti tecnici necessari. Possiamo quindi optare per:
Scopriamone tutti i vantaggi e i requisiti.
La tenuta dei serramenti dipende da alcuni requisiti fondamentali imposti dalle normative europee e che determinano la loro capacità di resistere alle intemperie e al rumore:
L’isolamento termico è la capacità di tenuta dei serramenti al caldo e al freddo, ovvero la trasmittanza termica.
È fondamentale per il risparmio energetico, perché, minimizzando la dispersione, si riduce al minimo l’utilizzo di sistemi di riscaldamento.
Esso dipende principalmente da un telaio realizzato in materiali capaci di non disperdere il calore e di vetri costituiti da più lastre separate da camera d’aria, o protetti da lamine invisibili capaci di bloccare il passaggio delle radiazioni solari che scalderebbero gli interni o di isolare gli ambienti dal freddo.
Il rumore è una delle principali ragioni di stress nella nostra quotidianità. Influisce negativamente sulla nostra capacità di concentrazione, sul riposo e sul benessere generale del nostro organismo. Per questo motivo dobbiamo proteggere casa e luogo di lavoro dal costante rumore, che sia assordante o un semplice brusio, che altrimenti disturberebbe i nostri equilibri. Per farlo dobbiamo scegliere i serramenti prendendo in considerazione:
Dalla permeabilità all’aria dipende sia il benessere acustico che quello termico.
Essa determina la capacità dei serramenti di resistere a forti pressioni o depressioni, garantendo la sicurezza delle persone e delle cose. I serramenti più resistenti sono in grado di contrastare l’azione anche di raffiche di vento molto forti, mantenendo quasi inalterata la loro forma.
Una buona tenuta all’acqua impedisce che attraverso i serramenti possa filtrare pioggia anche forte e persistente, proteggendo gli interni da infiltrazioni.
Una buona tenuta è strettamente connessa ai materiali utilizzati, al vetro scelto, ma anche alla posa in opera che deve avvenire evitando ponti acustici che vanificherebbe l’efficacia di un serramento anche di ottima qualità.
Le superfici vetrate, come abbiamo detto, sono uno dei tre elementi determinanti per isolare gli interni sfruttando l’efficacia dei serramenti.
Ne esistono di diverse tipologie e devono essere scelte valutando fattori quali:
Una volta individuata l’area climatica e alcune variabili da valutare in fase di progettazione, saremo in grado di decidere se sia meglio un vetro:
Le superfici vetrate del primo tipo riescono a mantenere negli spazi interni una temperatura ottimale. Questa caratteristica li rende perfetti soprattutto nei casi in cui si voglia limitare il surriscaldamento delle stanze. Il vetro selettivo, infatti, seleziona l’energia solare, facendo sì che le radiazioni penetrino in forma ridotta attraverso le superfici vetrate. Sono indicate nelle aree geografiche a clima mediterraneo e negli edifici con una buona esposizione al sole.
Le superfici in vetro basso emissivo hanno la capacità di contenere la dispersione del calore, sono indicate nelle aree a clima mite/freddo con poco irraggiamento solare. Entrambe le tipologie sono particolarmente adatte alla realizzazione del vetro camera, ovvero la combinazione di due superfici vetrate separate da un’intercapedine riempita di gas nobili come Argon o Kripton. Esse si prestano alla realizzazione di finestre e di grandi vetrate, di cui possiamo ammirare come esempio la struttura in vetro e acciaio della terrazza panoramica realizzata da Capoferri per la Triennale di Milano.
Entrambi questi tipi di superfici vetrate sostengono un’edilizia al servizio della sostenibilità e oggi sono accessibili attraverso agevolazioni e bonus fiscali, incentivo ad una sempre crescente consapevolezza ecologista.
Isolare completamente i serramenti non è possibile se non ci occupiamo di come isolare il cassonetto delle tapparelle.
Gli spifferi che dai cassonetti entrano negli ambienti interni sono una frequente falla nella coibentazione degli ambienti privati e pubblici.
Non serve una tempesta per far sì che l’aria si insinui attraverso i cassonetti. I giochi di corrente che si generano nel loro spazio ristretto creano spifferi che rischiano di compromettere un buon lavoro di isolamento termico eseguito su infissi e pareti.
La causa del cattivo isolamento dei cassonetti può risiedere in fattori quali:
Per questo motivo è indispensabile che tra le opere di coibentazione si tenga conto anche del cassonetto, prevedendo una sostituzione di quelli esistenti.
Si tratta di un’opera eseguita su misura, in cui il falegname smonta il vecchio involucro e lo sostituisce con uno nuovo.
Questo intervento può lasciare spazio anche a migliorie estetiche, sempre assecondando il gusto del committente e implementando l’efficienza energetica dell’edificio.
Per isolare il cassonetto sono necessari anche piccoli interventi murari per ancorarlo alle strutture perimetrali.
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